Confluenza - Il lavoro
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Nel cuore della Cordillera delle Ande lavoreremo sui seguenti aspetti:
INTUIZIONE: svilupperemo la sensibilità e la sua risposta interna dell’Anima. Significa sostituire il lavoro della mente con le sue illusioni, i suoi errori, dogmatismi pensieri e conoscenze separatiste per risvegliare e sviluppare l’intuizione propria e di gruppo. MEDITAZIONE PREGHIERA CONTEMPLAZIONE: Non è facile entrare in stati contemplativi però molti di noi conoscono la preghiera e la meditazione. Ed è attraverso l’aver esercitato entrambe che possiamo giungere alla contemplazione. Approfondiremo questo stato dell’essere… per poterlo percepire. CONDIVISIONE e per quanto possibile non competizione: ci connetteremo con questa qualità. Sappiamo che la vita quotidiana è impregnata di competizione nella nostra società, però dobbiamo saper essere attenti coltivare l’energia della condivisione. Sempre di più si stanno aprendo le porte in questo senso. In questi giorni sperimenteremo attività condivise per confrontare ed elaborare aspetti del gruppo. I SUONI DEL SILENZIO: percepiremo il silenzio nella Natura, impareremo a dare valore alle parole nella giusta proporzione. Sperimenteremo periodi di silenzio e scopriremo altri modi di comunicare: i gesti, gli sguardi, il linguaggio del corpo per poter riconoscere altri spazi che si aprono e permettono di entrare più profondamente in contatto con l’intuizione e la contemplazione. IL SENSO DELLA PAROLA: dare e ricevere…ascoltare e rispondere. Ascoltando diamo all’altro la possibilità di esprimersi e rispondendo restituiamo all’altro la possibilità di ascoltarci. Utilizzeremo la parola, non per semplicemente riempire spazi di silenzio, ma per dare valore e senso alla comunicazione senza distruggerla con un eccesso di parole vuote. IL SENSO DELL’ALLEGRIA: Ogni cammino spirituale non può essere separato dallo stato di Allegria. Se siamo connessi con noi stessi, con coloro che ci circondano e con l’ambiente che ci accoglie, naturalmente si genera uno stato di leggerezza ed allegria che restituisce alla vita il suo senso più profondo. LASCIARE ANDARE CIÒ CHE NON SERVE PIÙ: Lavorando in condizioni “essenziali “ci accorgeremo che molte delle cose che riteniamo “indispensabili” rappresentano solo un peso inutile. La capacità di lasciare andare (anche fisicamente) può restituire energia vitale e gioia di vivere. |